Centro di Nutrizione e Consulenza a Caltagirone (CATANIA, Sicilia)

14 ottobre 2011

L'importanza della colazione, anche al bar.

Collaborazione con la rivista nazionale MIXER
La colazione, come è ben noto, è importante in quanto regola non solo il nostro equilibrio fisico ma anche quello psichico. Chi è abituato a fare colazione, e per colazione intendo una sana colazione, è statisticamente provato che non ha problemi di peso eccessivo.  Il nostro fisico è come una macchina a benzina, quando finisce il carburante deve essere rifornita, altrimenti si ferma. Se ci si organizza e ci si abitua a fare una sana colazione non rischiamo deconcentrazione a lavoro, giramenti di testa, buchi nello stomaco. In questo modo non rischieremo  di ingurgitare per fame e ingordigia alimenti ipercalorici e a basso potere saziante come i pasticcini.

La colazione dovrebbe soddisfare circa il 15% del nostro fabbisogno calorico giornaliero, dovrebbe essere ricca di zuccheri, che sono la fonte principale di energia, e non di grassi che provocano solo accumulo di peso. .....


Chi per tanti motivi non può fare colazione in casa, può farla anche al bar a patto che non ci si abbuffi di dolci.
I bar, per fortuna, sono provvisti di tutto, succo di frutta, tè, latte, yogurt, cereali, ecc…
La colazioni che consiglio io sono:  
A)     250 ml di latte parzialmente scremato macchiato ( o 100 ml cappuccino con latte intero)o bianco o con orzo o con 2 cucchiaini di cacao dolce o amaro in polvere, 4 biscotti secchi o al massimo 3 biscotti al burro o i così detti frollini (evitare i biscotti di margarina o di strutto o di sugna perché potrebbero provocare una ipercolesterolemia, ossia un aumento eccessivo di colesterolo con rischio di ostruzione delle arterie e quindi infarti, ictus ecc..) o 30 g di cereali.
B)      Un altro tipo di colazione sana è il “frullato”, tutti i bar ben organizzati propongono il frullato con 250 g di latte, 1 banana, 1 pera e 1 mela. Si può utilizzare qualunque frutta si voglia. Ovviamente questi tipi di colazione sono per coloro che non soffrono di “Intolleranza al Lattosio”  e o al “Fruttosio” (zucchero presente nella frutta) o non sono allergici alle proteine del latte.
C)      Poi ci sono tutti i tipi di succhi di frutta, pera, ananas, mela verde ecc… (da evitare per coloro che soffrono di gastrite, in quanto provocano un aumento della secrezione di succhi gastrici) da accompagnare con un toast al prosciutto cotto o crudo dolce, per esempio.
D)     Molti bar propongono le macedonie a cui si possono aggiungere lo yogurt con i cereali, questa è una valida alternativa sana e nutriente, per esempio: 2 vasetto di yogurt scremato da 125 ml + 3 fette di meloncino( o frutta a piacere) + 20 g di fiocchi di mais.
E)      Seguono anche 200 g di “latte di mandorle” o il “latte di riso” o il “latte di cocco” che possono essere accompagnate da circa 65 g di crostata di marmellata (senza margarina o strutto o sugna, è accettabile solo il burro e l’olio extra vergine di oliva) o torta di mele, o torta di limone ecc., quindi dolci senza creme e soprattutto fresche perché prive di conservanti.
Fare una dieta sana è importantissimo. Il detto “il buon giorno si vede dal mattino” casca a pennello.
Mettiamo a confronto i diversi tipi di colazione.
la colazione tipo A contiene in media:
 10,8 g di proteine, 39,7 g di carboidrati, 7,6 g di grassi per un totale di 265, 75 Kcal (che su una dieta di 1800 Kcal rappresenta circa il 15% % dell’apporto energetico giornaliero)
La colazione tipo B contiene in media:
8.8 g di proteine, 47,9 g di carboidrati, 3,5 g di grassi per un totale di 253,00 Kcal ( che in una dieta di 1800 Kcal rappresenta circa il 14,2 % dell’apporto energetico giornaliero)
La colazione tipo C contiene in media:
7,8 g di proteine, 51,5 g di carboidrati, 5,8 g di grassi per un totale di 278,88 Kcal (che in una dieta di 1800 Kcal rappresenta il 15% dell’apporto energetico giornaliero)
La colazione tipo D contiene in media:
14,4 g di proteine, 52, 9 g di carboidrati, 1,4 g di grassi per un totale di 277,53 Kcal (che in una dieta di 1800 Kcal rappresenta circa il 15,6 % dell’apporto energetico giornaliero)
La colazione tipo E contiene in media:
6,8 proteine, 45,5 g di carboidrati, 6,6 g di grassi per un totale di 263,2 Kcal (che in una dieta di 1800 Kcal rappresenta circa il 14,8 % dell’apporto energetico giornaliero). Adatta a chi non ha nessun problema di colesterolo in eccesso.
Mettiamo a confronto la classica colazione all’italiana, cornetto alla crema e cappuccino:
9,2 g di proteine, 39,0 di carboidrati, 18,3 g di grassi (di cui saturi per la maggior parte con alti rischi di aumento di colesterolo) per un totale di 352, 88 Kcal (che in una dieta di 1800 Kcal rappresenta il 20% dell’apporto energetico giornaliero) TROPPO
Visto che siamo in estate consideriamo la granita alla frutta con brioche:
5,0 g di proteine, 70,8 g di carboidrati, 9,4 g di grassi per un totale di 379,8 Kcal (che in una dieta di 1800 Kcal rappresenta il 21,3 % dell’apporto energetico giornaliero) TROPPO. Ovviamente tutto aumenta se la granita è al cioccolato o al pistacchio o alle mandorle.
Mettere a confronto solo le calorie delle varie tipologie di colazioni non serve a niente,invece è importantissimo valutare soprattutto la qualità delle colazioni.
La colazione A,B,C,D hanno una elevata quantità di “Zuccheri Semplici”: fruttosio, lattosio, saccarosio (formato da glucosio + fruttosio) quindi facilmente utilizzabili dall’organismo per affrontare l’intera mattinata. Lo zucchero (glucosio) è il cibo fondamentale del nostro cervello, senza di esso non c’è concentrazione e il cervello funziona a rilento.  Con questo tipo di colazione saremo attivi da subito. La qualità dei grassi è altrettanto importante. Queste colazioni contengono grassi saturi in bassa quantità quindi si evita che il colesterolo possa aumentare in eccesso. L’introito proteico è di bassa rilevanza.
Le ultime due colazioni sono sostanzialmente formate da “Zuccheri Complessi”, tipiche delle farine, necessarie per l’impastatura delle brioche. Gli zuccheri complessi devono essere scissi dal nostro organismo con un lungo processo per poi creare, in ultimo luogo, il glucosio e quindi alimentare anche il cervello. Ciò comporta un rallentamento della ripresa mattutina, in poche parole con questo tipo di colazione saremo attivi dopo qualche ora. La qualità dei grassi è discutibilissima, tutti saturi e ciò è dovuto dall’utilizzo di strutto o sugna per l’impastatura delle brioche. Se si utilizzasse il burro i livelli di grassi saturi scenderebbero ma rimanendo comunque alti.
Come diceva feuerbach “l’uomo è ciò che mangia” , inteso soprattutto dal punto di vista psichico. Con ciò si sintetizza che l’appagatezza culinaria influisce sulla psiche dell’uomo, per tale motivo è necessario, a volte, rompere la rigidità della sana colazione per godersi un meritato cornetto anche alla crema.
La settimana è fatta di sette giorni, 1 volta a settimana si sceglie tra le colazioni che includono la brioche mentre gli altri giorni si deve prediligere la sana colazione.
Consiglio di evitare di associare il succo di frutta con il cornetto in quanto entrambi possono stimolare un’eccesiva secrezione gastrica soprattutto i chi ne soffre.
Il latte fresco (pastorizzato) ovviamente non teme confronti. La tecnica della pastorizzazione (inventata da Louis Pasteur  nel 1862) è stata mantenuta, nonostante sia stata introdotta in un secondo momento la “Upperizzazione”(UHT), in quanto mantiene inalterate tutte le propietà sia organolettiche (soprattutto sapore e colore) che le propietà  nutrizionali (zuccheri, grassi, proteine, vitamine…).  Ma le esigente di oggi richiedono lunghe scadenze che ovviamente il latte pastorizzato non può assolutamente dare, così il latte UHT ha abbracciato quasi tutto il mercato concernente il latte. Le alte temperature e le alte pressioni, impiegate nel UHT per aumentare la Shelf-life (aumentare la scadenza) del  prodotto, hanno provocato la perdita di buonissima parte dei nutrienti, per non parlare del colore tendente al giallino (tipico del latte cotto in seguito alla caramellizzazione del lattosio), del sapore quasi inesistente (dovuta alla scrematura del latte). Il latte fresco ha un sapore burroso, è bianco intenso e dura tre giorni. Oramai il latte pastorizzato è recluso nella nicchia dell’alimentazione per bambini, perché definito un alimento completo : 87% di acqua, 3,5 % di proteine, 4,92 percento di zuccheri (Carboidrati semplici ossia il lattosio), 3, 6 % di grassi se intero mentre se parz. Scremato scende ad 1,8% , mentre se totalmente scremato arriva allo 0,1%.
Un cappuccino con latte pastorizzato è indubbiamente tutta un’altra storia.